mercoledì 12 aprile 2017

La mia seconda vita



Claudia... ha chiamato il primario. Ha chiesto se puoi andare nel suo studio!”.
Mi si gela il sangue.
Allora...         è un tumore!”
Lo chiama col suo nome... Lo dimentico subito. Tengo solo quello che mi serve. Dice tante altre cose che non ho la forza di ascoltare.
Hai solo 36 anni, ma quanto piccola eri quando hai cominciato a lavorare con me?”
Ho solo 36 anni.
Quando torno in sala ci sono tutte. C'è Samuela, c'è Francesca, c'è Romedia. Ormai lo sanno. Samuela ha capito tutto nel momento in cui il primario mi ha chiamata.
Ci abbracciamo e piangiamo e finalmente tutto quel dolore si fa in mille pezzetti e ognuna di loro se ne prende un po'. Da domani sarà più facile venire al lavoro.
Samuela mi prende per mano come si fa coi bambini e mi porta da Pierino.
Lui mi spiega tutto. Con calma e gentilezza, con quel modo di fare che solamente chi lavora con le donne può avere. Dovrò fare una tac, una risonanza, gli esami del sangue. Dovrò parlare con l'oncologo... farà tutto lui, gestirà la cosa il Centro Donna, io non mi devo preoccupare di nulla. Entro in una spirale ma ci entro corazzata. È più facile combattere quando sai contro chi devi combattere. Spaventa di più l'ignoto.
Cerco una mano e stavolta ne trovo due, non sono sola.
Faccio un bel respiro, mi alzo.
Andrà tutto bene”
Si Samu, andrà tutto bene. Andrà tutto bene.
Vado a prendere i bambini. Da mia mamma ci sono mio fratello, mia zia e la nonna bis.
Mi appoggio al lavello della cucina, mi accovaccio a terra con la testa fra le mani. Non serve dire altro.
Mia nonna deve andare in bagno, non fa la cacca da due giorni, le serve un fazzoletto, si lamenta dei bambini. Riempie il silenzio.

Prendo Giacomo e Matilde, carico in macchina cartella, grembiule, la verdura cotta e vado a dire ad Antonio che la vita comincia oggi, perchè come dice Confucio “Si hanno due vite. La seconda comincia il giorno in cui ci si rende conto che non se ne ha che una!”

4 commenti:


  1. Grazie Claudia.
    Hai contribuito a stappare un tappo che mi bloccava, che mi imprigionava.
    Sei forte e continua io.
    Io sono ancora uno step indietro... devo iniziare... ma voglio iniziare... anche perché Black (il tuo Drago) va sconfitto!

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  2. Davide... Io ci sono arrivata a questo step. Prima ci sono state tante lacrime, tanta paura, il buio totale. Poi la luce ritorna e la devi far tornare. Perchè Black e il Drago non meritano di oscurarci!
    Ti auguro il meglio, in bocca al lupo per tutto. E Viva il lupo!!!
    Se hai bisogno di una parola sono qui!

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    Risposte
    1. Che dire... è strano scoprire che si può essere belli nonostante un tumore... guardarsi allo specchio, sganciarsi dal proprio corpo e dire "So che ci sei, so che sei lì, ma io sono più forte di te"...
      Se ho iniziato a scrivere è perché mi sono imbattuto nel tuo blog.
      Grazie.
      PS: martedì prox applicazione catetere venoso, mercoledì inizio chemio... speremo ben!!!!!

      Elimina
  3. Che dire... è strano scoprire che si può essere belli nonostante un tumore... guardarsi allo specchio, sganciarsi dal proprio corpo e dire "So che ci sei, so che sei lì, ma io sono più forte di te"...
    Se ho iniziato a scrivere è perché mi sono imbattuto nel tuo blog.
    Grazie.
    PS: martedì prox applicazione catetere venoso, mercoledì inizio chemio... speremo ben!!!!!

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