lunedì 22 maggio 2017

come sto


Vuoi sapere come sto? Allora, nel dettaglio oggi ho impiegato circa 18 minuti ad alzarmi dal letto. Mi sono girata sul fianco destro, ho tirato fuori le gambe, ho puntato le mani sul materasso e ho raggiunto la stazione seduta. Prima di alzarmi mi girava già la testa, mi si è ripresentata la pasta della sera prima, ma era integrale quindi è tornata al suo posto. Ho meditato seduta sul divano, mentre cercavo di farmi scivolare dalla mente i soliti pokemon che affollano i miei pensieri quando non sono totalmente in asse.
Ho buttato il latte di riso... No, oggi non andava e in generale il latte di riso non va.
Mi sono perfettamente truccata e ho annodato il mio foulard con una nuova tecnica faidate.
Ho combattuto tre quarti della mattinata con una nausea che non ricordavo. Se non fossi stata perfettamente consapevole del mio stato di salute avrei investito altri 13 euro in un test di gravidanza.
Le mie colleghe mi sono venute in soccorso con caramelle allo zenzero (funzionano amiche e... bellissima la confezione con donna col pancione e drappo viola) ed essenza alla menta (funziona ma ti resta addosso)... il mix mi ha concesso un lauto pranzo a base di anguria e melone. Oggi mi andava la frutta.
Ho fatto circa 6/7 microsonni ogniqualvolta mi sono ritrovata ad appoggiare la testa su una superficie piana. Paradossalmente il momento migliore della giornata è stata l'ora in palestra con le mie micro atlete. Sarà che facevano così tanto casino loro da non farmi avvertire il casino dentro di me.
Beh ecco... breve storia triste di una giornata non proprio per la quale.
Ma tutto sommato se mi chiedi come sto, rispondo ancora: bene! Perchè porcaccio mica ho l'influenza o la biricella!
Ogni tanto bisogna essere obiettivi.
Il boss mi ha detto che sarebbe stata più dura del solito e aveva ragione... tutto qui.
Non voglio fare l'eroina, non fingo, faccio quello che riesco, come riesco.
Questa sera nella mia camera sembrava fosse scoppiata una bomba: c'erano circa sei paia di calzini spaiati sparsi nel pavimento, il pigiama della settimana scorsa, un pile e una canotta fra le lenzuola.
I letti dei bambini erano ancora sfatti, il piumone di Giacomo sul pavimento.
La lavastoviglie l'ho accesa alle 21.30 dopo il sesto microsonno.
La biancheria stesa ieri l'ho raccolta croccante prima di ributtarmi a letto.
Quindi no, non sono un eroina. Oggi ho fatto un quarto delle cose che avrei fatto mesi fa, ma se mi chiedi come sto ti ripeterò ancora: bene.
Poi mi è venuta in mente una canzone... Vasco non è fra i miei preferiti ma qui ci azzecca in pieno:

Vivere
E sperare di star meglio
Vivere vivere
E non essere mai contento
Vivere vivere
E restare sempre al vento a
Vivere e sorridere dei guai
Proprio (così) come non hai fatto mai
E pensare che domani sarà sempre meglio”

Vivere... e sorridere dei guai, proprio come non hai fatto mai!!!
Forse essere felici è una predisposizione mentale e io sono geneticamente modificata. Ma non mi va di abbattermi. Ascolto il mio corpo, rispetto i messaggi che mi lancia e vado avanti. Circondandomi di luce e positività.
Ho scelto di non perdere mai il sorriso, senza mentire.
Mi spiace, ma sto chiudendo la porta al buio e ai portatori di oscurità... mi fanno male.
Se il mio male fosse il sorriso allora vorrei contagiarvi tutti.


E comunque si... nonostante tutto sto bene e domani vado a farmi coccolare e a cercare un rimedio per stare meglio, perchè domani sarà sempre meglio!!!

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