martedì 26 settembre 2017

Il mio piccolo principe



Ho deciso di non perdere più tempo. È lo stesso motivo per cui compro biglietti aerei, prenoto viaggi last minute, mangio messicano, giapponese e mi iscrivo a corsi di yoga alternativi o a conferenze bizzarre.
Io Matilde e Giacomino abbiamo letto tantissime storie insieme. La nostra preferita è quella della Gallinella Rossa. Conosciamo il libro a memoria e quando dico cane, loro in coro ripetono “fannullone”, il gatto è “dormiglione” e l'anatra “festaiola. Ma soprattutto quando dico: “D'accordo”... tutti insieme si esclama: “Allora lo farò da sola!!!”.
Qualche sera fa ho pensato che se non è mai troppo tardi per rileggere il Piccolo Principe, non è nemmeno troppo presto per farlo. Ci siamo sdraiati insieme sul letto e abbiamo cominciato a viaggiare fra rose, pecore, baobab e volpi.
Giacomo mi interrompe ogni altra riga, chiedendomi cos'è un boa, il Sahara, l'asteroide B612. Spesse volte spiego, altre sorvolo e vado avanti. Penso che magari fra un po' non avrò voglia o fiato per leggere e allora ho fretta di continuare ma è inutile. Lui mi guarda con quegli occhioni a pallina e mi interroga, mi mette la mano sulla bocca, mi strapazza le guance o sale a cavalcioni sulla mia pancia. L'altra sera gli ho detto che dovrà imparare ad essere più delicato e dolce, perchè la mamma avrà dei cerotti e dei tubicini e potrebbe farmi male. Poi ho continuato a leggere.
Giacomino non parlava più, stretto nelle sue braccia col musetto appeso in un broncio. Allora ho appoggiato il libro, mi sono girata verso di lui. Due lacrimoni giganti gli rigavano il viso.
Ti taglieranno la pelle?”
Si...
Tutta la pelle?”
Un po'...
E sentirai male?”
Non sentirò nulla perchè starò dormendo...
Ma io vedrò i buchi?”
Ci saranno i cerotti...
Io non voglio vedere i buchi”
Allora non li vedrai...
Io non voglio che la mia mamma senta male!”.

Ho dovuto coccolarlo e accarezzarlo mezz'ora prima che si addormentasse e ripetergli all'infinito come riuscirò a dormire e cosa sono le medicine per non sentire male.
Allora, mi fido di te...” e ha chiuso gli occhietti.

Questa sera mi ha chiesto una mezza dozzina di volta cosa sono i baobab e cosa ci fanno gli elefanti uno sopra l'altro nel pianeta del Piccolo Principe. La magia della mamma è quella di riuscire a rendere comprensibile una cosa inimmaginabile... Ogni mamma possiede poteri sconosciuti, una chiave magica che apre lo scrigno del cuore dei propri bambini.

Cosa poteva più importarmi del martello, del bullone, della sera e della morte? Su una stella, anzi, su un pianeta, il mio pianeta, la Terra, c'era un piccolo principe che aveva bisogno di essere consolato.
Lo presi tra le braccia, lo cullai. Gli dicevo -Il tuo amato fiore non corre alcun pericolo. Disegnerò una museruola per la tua pecora e una corazza per il tuo fiore... Io...-”

Che cos'è una corazza mamma?”
Una corazza è un vestito speciale di cuoio e metallo che usano i guerrieri per proteggersi.
Tu ce l'hai una corazza?”

Si amore mio... Io ce l'ho una corazza!

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