Ho
deciso di non perdere più tempo. È lo stesso motivo per cui compro
biglietti aerei, prenoto viaggi last minute, mangio messicano,
giapponese e mi iscrivo a corsi di yoga alternativi o a conferenze
bizzarre.
Io
Matilde e Giacomino abbiamo letto tantissime storie insieme. La
nostra preferita è quella della Gallinella Rossa. Conosciamo il
libro a memoria e quando dico cane, loro in coro ripetono
“fannullone”, il gatto è “dormiglione” e l'anatra
“festaiola. Ma soprattutto quando dico: “D'accordo”... tutti
insieme si esclama: “Allora lo farò da sola!!!”.
Qualche
sera fa ho pensato che se non è mai troppo tardi per rileggere il
Piccolo Principe, non è nemmeno troppo presto per farlo. Ci siamo
sdraiati insieme sul letto e abbiamo cominciato a viaggiare fra rose,
pecore, baobab e volpi.
Giacomo
mi interrompe ogni altra riga, chiedendomi cos'è un boa, il Sahara,
l'asteroide B612. Spesse volte spiego, altre sorvolo e vado avanti.
Penso che magari fra un po' non avrò voglia o fiato per leggere e
allora ho fretta di continuare ma è inutile. Lui mi guarda con
quegli occhioni a pallina e mi interroga, mi mette la mano sulla
bocca, mi strapazza le guance o sale a cavalcioni sulla mia pancia.
L'altra sera gli ho detto che dovrà imparare ad essere più delicato
e dolce, perchè la mamma avrà dei cerotti e dei tubicini e potrebbe
farmi male. Poi ho continuato a leggere.
Giacomino
non parlava più, stretto nelle sue braccia col musetto appeso in un
broncio. Allora ho appoggiato il libro, mi sono girata verso di lui.
Due lacrimoni giganti gli rigavano il viso.
“Ti
taglieranno la pelle?”
Si...
“Tutta
la pelle?”
Un
po'...
“E
sentirai male?”
Non
sentirò nulla perchè starò dormendo...
“Ma
io vedrò i buchi?”
Ci
saranno i cerotti...
“Io
non voglio vedere i buchi”
Allora
non li vedrai...
“Io
non voglio che la mia mamma senta male!”.
Ho
dovuto coccolarlo e accarezzarlo mezz'ora prima che si addormentasse
e ripetergli all'infinito come riuscirò a dormire e cosa sono le
medicine per non sentire male.
“Allora,
mi fido di te...” e ha chiuso gli occhietti.
Questa
sera mi ha chiesto una mezza dozzina di volta cosa sono i baobab e
cosa ci fanno gli elefanti uno sopra l'altro nel pianeta del Piccolo
Principe. La magia della mamma è quella di riuscire a rendere
comprensibile una cosa inimmaginabile... Ogni mamma possiede poteri
sconosciuti, una chiave magica che apre lo scrigno del cuore dei
propri bambini.
“Cosa
poteva più importarmi del martello, del bullone, della sera e della
morte? Su una stella, anzi, su un pianeta, il mio pianeta, la Terra,
c'era un piccolo principe che aveva bisogno di essere consolato.
Lo
presi tra le braccia, lo cullai. Gli dicevo -Il tuo amato fiore non
corre alcun pericolo. Disegnerò una museruola per la tua pecora e
una corazza per il tuo fiore... Io...-”
“Che
cos'è una corazza mamma?”
Una
corazza è un vestito speciale di cuoio e metallo che usano i
guerrieri per proteggersi.
“Tu
ce l'hai una corazza?”
Si amore mio...
Io ce l'ho una corazza!
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