lunedì 12 giugno 2017

Abbiamo solo piantato un seme



Sono sdraiata sul lettino, seminascosta fra i teli sterili. Rita indossa guanti, mascherina, luce frontale sugli occhialoni neri. Un gruppetto di mani abilissime studiano e perfezionano la tecnica che Rita sta usando su di me. Io non penso a nulla, sono felice.
Non me ne importa niente di quello che pensa la gente. Camminare a testa alta con i miei occhioni neri e due splendide sopracciglia che mi incorniciano il viso... per me è un primo piccolo passo verso la vittoria con me stessa.
Cancro non mi avrai.
Ti sei preso le mie paure, la mia ansia, ti sei preso una parte di me così intima e femminile, ma non mi hai rubato la voglia di continuare a lottare e mostrarmi per quella che sono. Fiera, altera e bella. Perchè non è più questione di cellulite e brufoli. Adesso vado oltre. Quella che vedo riflessa nello specchio è una donna che non conoscevo e che per la prima volta si piace. Ho mandato giù il boccone amaro, ho accettato ma adesso si combatte.
Strana la vita e i suoi intrecci.
Laura parla orgogliosa di me, del mio blog, del mio piccolo seguito di persone e Michela la osserva incantata.
“Qualcuno le ha chiesto anche di stampare delle magliette”, confida lei... Michela rimane folgorata.
Adesso che la conosco rivedo in quel momento il vaso di Pandora che si apre.
Michela è un vulcano. Il suo cervello ha già cominciato a lavorare a mille... i pensieri corrono talmente veloci nella sua testa che quando ti messaggia deve usare i messaggi vocali perchè le dita non possono starci dietro.
Quando scopre che abitiamo vicine è fatta. Michela ha già creato tutto!

Cosa voglio in realtà.
La chiave di tutto sta qui.
IO NON SONO SOLA.
Nel mio percorso di accettazione ho trovato grinta e determinazione, ma anche persone e tanto aiuto. Ho trovato parole giuste, opportunità e supporto.
Ma IO NON SONO SOLA.
Mi scrivono in media una decina di persone al giorno, tante stanno vivendo la stessa situazione. Tantissime sono disperate, tristi e non sanno dove sbattere la testa. C'è bisogno di tutto, c'è bisogno di tutti.
La risposta è appesa nel day hospital dell'oncologia, in bella mostra.
“Raggio di Sole”, associazione oncologica di volontariato per l'Alto Vicentino.
Qualcosa c'è, qualcuno che ascolta, che aiuta. Qualcuno con cui muoversi e perchè no, anche divertirsi o in ogni caso uscire e sentirsi VIVI.
Mi metto in contatto con Lorena, la presidente.
Ci vediamo da lì a poco... è amore a prima vista.
Lorena è come me. Una donna che sorride alla vita... nonostante tutto, è una donna che non ha messo il confine fra se, la malattia e gli altri. In questo ci siamo cadute, ma siamo cadute in piedi e insieme possiamo combattere.
Da lì alla progettazione di un super evento Fucsia il passo è breve, ci passa un incontro con Francesca
la psicologa per delineare un progetto che sia un po' più mio, un po' più Fucsia.
Raggio di Sole ha fatto tantissimo e potrà fare molto di più, con idee e forze nuove, con l'allegria e lo spirito sbarazzino di una donnamogliemamma che ha deciso di vivere tingendo la tela del dolore col colore delle fragole.

Non credevo che la macchina solidarietà potesse smuovere le montagne. Tutti hanno messo qualcosa di unico e speciale, quel tocco magico che ha trasformato il sogno in realtà.
Stefania, Roberta... un'equipe di donne straordinarie che con sinergia hanno reso possibile il primo aperitivo Fucsiawonderbra.

Il resto lo hanno fatto le 900 persone che hanno popolato il parco di una villa meravigliosa. Il resto lo hanno fatto i bambini che correvano e giocavano felici con i clown. Il resto erano tutte le volontarie che hanno venduto magliette e si sono presentate col sorriso aperto... con il sorriso di Raggio di Sole. Il resto erano le mie amiche che davano il benvenuto all'entrata, i miei compagni di scuola, gli amici di sempre, i miei colleghi, i medici, il reparto di oncologia, le mie squadre di pallavolo, il mio mondo e il mio nuovo mondo. Il mio esercito Fucsia... unito e compatto.
Quello che siamo riusciti a realizzare ha un valore incommensurabile che va oltre i soldi, gli interessi. Abbiamo dato voce alla speranza, abbiamo gridato che si può e si deve fare...

E ora. Non ci fermiamo.
La mia strada è ancora lunga.
La strada dell'esercito Fucsia ancora di più.
Senza paura, mano nella mano.

Abbiamo solo piantato un seme, il resto lo farà la pioggia lieve e la forza di un raggio di sole.  

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