domenica 30 aprile 2017

Work in progress



Work in progress.
Io e Marta siamo una squadra fantastica. Abbiamo deciso che domani sarà picnic e domani sarà picnic. Ma siccome è troppo facile portare una coperta, pane-prosciutto, due birre e una Fanta, io e Marta abbiamo intavolato un vero catering, ovviamente via whatsapp perchè noi siamo donne high tech!
Ammetto che ho imparato a delegare.
Me l'ha detto l'iridologo: mi manca una linea strana intorno alla pupilla che significa totale apertura verso gli altri ergo eccesso di disponibilità. Quindi, compito numero uno: ho imparato a suddividere i lavori da fare.
Io penso alla pasta, Marta al riso, un dolce a testa, agli uomini spetta la carne (nonché la levataccia per la legna e accaparrarsi il camino) Romina i contorni e pane... un numero imprecisato di persone penserà al bere.
Allora, partiamo dal presupposto che adoro cucinare per le grandi occasioni. Il che significa che nel quotidiano vivrei di insalata e quel che capita, ma all'occorrenza sfodero grembiulino e Cucchiaio d'Argento. Nel mio simpatico e alternativo percorso verso il benessere ho deciso di eliminare alcuni alimenti. È stata una scelta sofferta, ancora in corso di studio ma che mi sta dando grandi soddisfazioni. Sostituire il latte mi è costato circa 30 euro prima di trovare una bevanda appetibile e soddisfacente, rinunciare ai dolci, lo zucchero, il cioccolato ha un prezzo che non ho ancora finito di pagare (infatti ogni tanto sgarro miseramente).
Con questo non voglio dire che se nella tua vita incappi in qualche “maledetto bastardo” devi per forza ridurti a mangiare miglio e avena, però alla teoria degli alimenti oncogenetici un po' ho cominciato a crederci. In fondo, siamo quello che mangiamo.
Quindi, ho spadellato simpatici fagioli rossi, con cipolla,aglio e prezzemolo, ho unito il mais, raffreddato il tutto e unito tonno sbriciolato (di prima qualità). Cotto pasta integrale e fatto una bella ciotola multicolor.
Per il dolce ho finalmente sfruttato la ricetta della mia nuova amica Elisa che ha gentilmente esaudito un mio desiderio di un dolce senza latte, burro, uova... Fatto torta di mele con farina di farro integrale, sciroppo d'agave (al posto dello zucchero), e cremortartaro per lievitare.
A quel punto però mi ha preso un po' l'angoscia “cuor di mamma” e mi sono immaginata Giacomino (4 anni-115cm-27Kg) col suo piattino di pasta integrale e la torta senza ombra di cioccolato... e lì, non ce l'ho fatta! Ho impastato una bella palla di pasta di pizza e alle 20 ho sfornato una quarantina di micropizzette con asiago e salamino... Evvai!!!
Di contro, ho dovuto fare il pane azzimo con Matilde, perchè “Ho imparato a farlo a scuola, perchè gli ebrei dovevano fuggire e non avevano il tempo per farlo lievitare, e poi, puoi farlo integrale, ti fa bene e puoi mangiarlo anche tu mamma!”.
Adesso sono qui, sfatta ma felice davanti al mio PC, sorseggio una tisana Bedtime Rooibos Vanilla e spero che domani splenda il sole!
Altrimenti troveremo un salotto qualunque per condividere in allegria, basta che Marta si ricordi i piatti di plastica, i bicchieri e lo Scottex, ma tanto prima delle nove ci saremo inviate un'altra ventina di whatsapp!

Buonanotte 

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