Work in progress.
Io e Marta siamo una
squadra fantastica. Abbiamo deciso che domani sarà picnic e domani
sarà picnic. Ma siccome è troppo facile portare una coperta,
pane-prosciutto, due birre e una Fanta, io e Marta abbiamo intavolato
un vero catering, ovviamente via whatsapp perchè noi siamo donne
high tech!
Ammetto che ho imparato a
delegare.
Me l'ha detto l'iridologo:
mi manca una linea strana intorno alla pupilla che significa totale
apertura verso gli altri ergo eccesso di disponibilità. Quindi,
compito numero uno: ho imparato a suddividere i lavori da fare.
Io penso alla pasta, Marta
al riso, un dolce a testa, agli uomini spetta la carne (nonché la
levataccia per la legna e accaparrarsi il camino) Romina i contorni e
pane... un numero imprecisato di persone penserà al bere.
Allora, partiamo dal
presupposto che adoro cucinare per le grandi occasioni. Il che
significa che nel quotidiano vivrei di insalata e quel che capita, ma
all'occorrenza sfodero grembiulino e Cucchiaio d'Argento. Nel mio
simpatico e alternativo percorso verso il benessere ho deciso di
eliminare alcuni alimenti. È stata una scelta sofferta, ancora in
corso di studio ma che mi sta dando grandi soddisfazioni. Sostituire
il latte mi è costato circa 30 euro prima di trovare una bevanda
appetibile e soddisfacente, rinunciare ai dolci, lo zucchero, il
cioccolato ha un prezzo che non ho ancora finito di pagare (infatti
ogni tanto sgarro miseramente).
Con questo non voglio dire
che se nella tua vita incappi in qualche “maledetto bastardo”
devi per forza ridurti a mangiare miglio e avena, però alla teoria
degli alimenti oncogenetici un po' ho cominciato a crederci. In
fondo, siamo quello che mangiamo.
Quindi, ho spadellato
simpatici fagioli rossi, con cipolla,aglio e prezzemolo, ho unito il
mais, raffreddato il tutto e unito tonno sbriciolato (di prima
qualità). Cotto pasta integrale e fatto una bella ciotola
multicolor.
Per il dolce ho finalmente
sfruttato la ricetta della mia nuova amica Elisa che ha gentilmente
esaudito un mio desiderio di un dolce senza latte, burro, uova...
Fatto torta di mele con farina di farro integrale, sciroppo d'agave
(al posto dello zucchero), e cremortartaro per lievitare.
A quel punto però mi ha
preso un po' l'angoscia “cuor di mamma” e mi sono immaginata
Giacomino (4 anni-115cm-27Kg) col suo piattino di pasta integrale e
la torta senza ombra di cioccolato... e lì, non ce l'ho fatta! Ho
impastato una bella palla di pasta di pizza e alle 20 ho sfornato una
quarantina di micropizzette con asiago e salamino... Evvai!!!
Di contro, ho dovuto fare
il pane azzimo con Matilde, perchè “Ho imparato a farlo a scuola,
perchè gli ebrei dovevano fuggire e non avevano il tempo per farlo
lievitare, e poi, puoi farlo integrale, ti fa bene e puoi mangiarlo
anche tu mamma!”.
Adesso sono qui, sfatta ma
felice davanti al mio PC, sorseggio una tisana Bedtime Rooibos
Vanilla e spero che domani splenda il sole!
Altrimenti troveremo un
salotto qualunque per condividere in allegria, basta che Marta si
ricordi i piatti di plastica, i bicchieri e lo Scottex, ma tanto
prima delle nove ci saremo inviate un'altra ventina di whatsapp!
Buonanotte