domenica 9 aprile 2017

con le ali ferme senza vento bestemmiando al firmamento.

Mentre i sogni si dissolvono
e gli inverni si accavallano
quanti spilli sulla pelle
dentro il petto sulle spalle,
Ma vedo il sole dei tuoi occhi neri
oltre il nero opaco dei miei pensieri

e vivo fino a sentir male
con la gola secca sotto il sole.
Corri amore, corri amore.”


Guardo lui fisso negli occhi. Per un istante che sembra eterno e poi abbasso lo sguardo e affondo nel suo petto. Mi lascio andare, stanca, stremata, oppressa. Gli racconto finalmente tutto, quasi tutto. Quello che gli basta.
Non fasciarti la testa prima del tempo, magari non è niente... aspettiamo la biopsia”
Mentre lo dice mi stringe cosi forte.
Siamo sposati da dieci anni, fra alti e bassi ci sopportiamo da quindici. Come dice la canzone dei Negrita: siamo due molecole che sbattono come mosche in un barattolo, siamo opposti che si attraggono! Ma camminiamo ancora insieme sopra il male e sopra il bene.
Lui conosce ogni angolo della mia pelle, i miei sbalzi d'umore, le mie manie, le mie passioni. Sa essere presente lasciandomi un raggio d'azione. Convive con i miei ritmi folli, senza orologio, pacato e tranquillo. Gli ultimi anni li abbiamo passati così: ad osservare le nostre rispettive vite, senza slanci particolari. Quanto tempo perso, quanti baci non dati, quanti ti amo non detti.
Cerchiamo di farci scivolare addosso i minuti, le ore, ma io non mi smuovo dal mio chiodo fisso. Non riesco a guardare negli occhi i bambini, ho paura di tradirli, ho paura di lasciarli. Non riesco a guardare negli occhi Lui senza piangere.
Ormai non mangio e non dormo più di un'ora di fila da circa sei, sette giorni. Sento di star impazzendo. È come se la vita mi stesse scivolando dalle mani, è come se avessi rotto la clessidra e stessi cercando di raccogliere la sabbia fra i vetri.
Adesso basta però. Adesso basta. 
Guardali in faccia: ti vuoi arrendere?
Vuoi morire prima di essere morta?
Muovi quel culo, asciuga quelle lacrime. Rimboccati le maniche e alzati.
Alzati, adesso!
 Ho tanta di quella strada da fare, c'è un mondo da vivere fuori e sono viva, sono qui, sono ancora qui!
Mando un messaggio alla doc, lei mi richiama subito. Alla fine della telefonata indosso la giacca, esco di casa e torno dopo una ventina di minuti con la mia boccetta di Xanax.
Affogo l'ansia e la paura nelle mie prime 15 gocce. Dopo due ore sono seduta a tavola e finalmente mangio un piatto di pasta. Accenno un sorriso, coccolo i miei bambini. Oggi pomeriggio usciamo, io, il mio amore, Capitan America e la mia principessa.  
Siamo di nuovo fuori, fra facce amiche. Il centro è una tela variopinta di allegria e colori. La famiglia dinosauri ci accoglie, come sempre tra l'altro, con la loro spensieratezza e candore... Avevo bisogno di questo, nulla di più. Amore, amici veri, colore, coriandoli e un vassoio gigante di frittelle perchè la verità dei fatti è questa: 

Ho poco certezze. Amo alla follia l'uomo che ho sposato, amo alla follia i miei figli, amo alla follia questa vita. Non posso mollare... Anzi, ho deciso che IoNonMolloMai!

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