martedì 18 aprile 2017

Guardarsi dentro

Fra me e la relativa serenità c'è ancora solo un piccolo ostacolo e si chiama Tac Total Body. La Tac permette una stadiazione locoregionale e una localizzazione a distanza.
Ho mal di schiena, da sempre, ho passato tre quarti della mia vita in piedi, anche tre quarti delle notti degli ultimi anni, vista l'aquila insonne che ho partorito.
Da qualche mese mi fanno male anche le spalle e la zona infrascapolare.
Un mese fa avrei preso un Brufen, un Toradol se non passava.
Oggi ho una strizza terribile.
Allora, partiamo dal presupposto che sono sfigata.
Ho un tumore e questo per fortuna non è da tutti, ma capita.
Ok, poteva essere di vari tipi, ma io fra tutti i tumori al seno mi becco quello con il 15% di probabilità.
Con questi presupposti il mio mal di schiena diventa subito una spada di Damocle che si abbatte su ossa e polmoni.
Non vengo oppressa dalla paura. Certo che combattere contro un drago è dura, ma combattere contro tanti draghi è da supereroi e io non credo di possedere forze misteriose, scudi spaziali, o ragnatele che mi si sparano dai polsi.
Mi stendo dentro quella macchina infernale.
Il tecnico mi dice di trattenere il fiato al suo comando.
Credo di avere fatto il record di apnea.
Quando esco intravedo il mio primario della ginecologia. È già passato due, tre volte, mi conferma l'infermiera facendomi l'occhiolino. Mi rivesto.
Aspetto.
E poi fanculo vado dritta dal radiologo e glielo chiedo.
Possiamo guardarla insieme?”
Certo”

Cervello ok... e qui mi vengono un paio di dubbi.
Ossa ok.
Polmoni ok.
Addome e pelvi ok.

Credo di aver provato cos'è la lievitazione in quell'istante.
Ci sono solo piccole ombre nel fegato ma indaghiamo subito.
Facciamo un'eco epatica nella stanza affianco, giusto per serenità. Non vede nulla di strano.
Io nel mio fegato riconosco notti di birra e spritz, serate a base di costate e Ripasso di Valpolicella, un Amarone da meditazione e fiumi di Franciacorta anche se ho sempre avuto un debole per lo Champagne, le bollicine piccoline.
Ma per fortuna all'eco hanno ben pensato di sparire.

Quando esco incrocio il primario di ginecologia, che sembra passare lì per caso. Nel viso gli intravedo un sorriso, come quando Higuain segna al novantunesimo, come quando Buffon para un rigore o come quando è venerdì, fuori c'è il sole, la seduta termina presto e il campo da golf è tutto per lui.
 

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