Mi
chiamo Claudia ho 37 anni e sono un'equilibrista.
Mi
chiamo Claudia ho 37 anni e sono una fabbricante di sogni.
Mi
chiamo Claudia ho 37 anni e sono una commerciante di speranze e
positività take away.
Mi
chiamavo Claudia, avevo 36 anni ed ero solo una donnamogliemamma
caotica e confusa prima che nella mia vita piombasse il tumore.
Perchè
il mio drago ha un nome e un cognome.
T
U M O R E.
C
A N C R O.
Carcinoma
duttale infiltrante Triplo Negativo.
Bagaglio
scomodo per una viaggiatrice senza meta.
Ho
imparato a leggere il suo nome sul passaporto, l'ho studiato, capito,
odiato. L'ho spiegato ai miei figli. Ho lottato con tutte le mie
forze per farlo diventare piccolo e innocuo, ho scavato nella mia
pelle e nella mia carne per non lasciarne traccia.
Ha
fatto male, tanto, tantissimo male.
Ho
vinto? Ho perso?
Questa
non è la solita storia... Non vissero tutti felici e contenti.
Ci
sono cicatrici che non guariscono, che ti lasciano per sempre
sfregiata e in allerta.
Ma
ti lasciano e ti lasciano viva.
E
allora non importa.
Allora
adesso c'è il sole caldo durante il giorno, l'aria frizzante
all'imbrunire, ci sono il giallo e l'arancione negli alberi e voglio
vedere il bianco e di nuovo il rosa e il verde... e il giallo e
l'arancione a ripetizione.
Voglio
il quinto, il sesto, il settimo e il ventesimo compleanno di
Giacomino, il mio albero nuovo a Natale e un vestito bianco di
sangallo per Matilde su una spiaggia nuova.
Voglio
camminare mano nella mano con Antonio senza una meta, solo camminare,
ascoltando i miei passi certi sull'asfalto e sulla terra bagnata.
Mentre
i miei piccoli guarderanno l'orizzonte, io ogni tanto mi volterò
indietro e sorriderò perchè sono più ricca e più forte di un anno
fa. Ho radunato attorno a me un esercito di sorrisi, abbracci, parole
urlate o dette sottovoce, messaggi e pensieri. Ho conosciuto persone
incredibili che hanno travolto la mia vita e il mio modo di essere
dandomi per la prima volta un'infinita speranza per il genere umano.
Ho fatto pulizia, ho tagliato qualche ramo secco, ho scelto solo il
meglio e mi sono vestita di una luce nuova.
Non
a tutti viene offerto il privilegio e il supplizio di vivere
veramente.
Quindi
non guardarmi con occhi impietositi, non avere timore a chiedermi
come va.
Sono
qui e non vorrei essere in nessun altro posto.
Adesso
mi riprendo la mia vita. Stringo forte il mio unico grande amore e
lascio Giacomo e Matilde a contemplare l'orizzonte.
C'è
un mondo stupendo oltre quella linea... tutto da esplorare, tutto da
respirare, assaporare, toccare.
Io
mi volterò solo per sorridere.
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