Alle
17.05 sto dormendo il mio terzo sonno profondo. La mattinata in day
hospital mi lascia addosso una stanchezza infinita, gambe tremolanti,
gusto alterato e un cerchio alla testa che decido di non combattere
ma di assecondare. Non sogno, non credo, non ricordo.
Al
mio risveglio scopro che i signori della guerra hanno colpito ancora.
Io
di politica internazionale ci capisco gran poco, leggo molto, mi
informo ma i corpi stesi sulla Rambla di Barcellona, mi colpiscono al
cuore come quelli stesi in una strada di Mosul, i bimbi siriani
stringono fra le mani lo stesso Teddy Bear di Matilde, in Libia a
Baghdad, a Instanbul e Giacarta
i
miei coetanei ascoltavano musica, si divertivano e innamoravano come
i ragazzi nel Bataclan di Parigi. I signori della guerra per me hanno
tutti la stessa faccia e non chiedo il vostro consenso nel dirlo e
affermarlo.
Mio
padre e mia madre mi hanno insegnato il rispetto. Mi hanno detto fin
da piccola che chi sbaglia chiede scusa, che non si ferisce, non si
giudica. Mi hanno dato amore e grazia. Mi hanno portato in chiesa per
pregare Dio e quando durante la messa mio padre non era a fianco a me
perchè nel campetto dietro la chiesa c'era una partita di calcio, mi
diceva che Dio era anche là.
In
classe con Giacomo e Matilde ci sono mille splendidi visi, alcuni un
po' più colorati, altri meno. Ci sono capelli ricci e crespi,
treccine colorate e puntini rossi in mezzo alla fronte. Ci sono occhi
cerulei, zazzere bionde e rossicce. Ma tutti sanno cantare insieme e
giocano a mamma casetta e col Didò. Tutti costruiscono fiori con la
carta e hanno cucinato il pane e raccolto ciliege.
Nelle
mie meditazioni, fra i Pokemon e i superpigiamini ho visualizzato
centinaia di divinità diverse ma nessuna e ripeto nessuna mi ha mai chiesto di fare del male... anzi credo fermamente nel detto “La
Bontà è disarmante!”
Io
credo nella pace perchè ho visto la guerra.
Questa
frase l'ho letta circa 20 anni fa all'Arsenale della Pace di Torino.
L'ho
letta, l'ho impressa nel cuore e l'ho lasciata lì.
Io
non so che rumore fa una bomba.
Io
una casa per dormire ce l'ho e nel piatto stasera c'era una cenetta
coi fiocchi. Ho fatto una doccia calda e guardato un film su Sky. Io
non sono mai fuggita dalla guerra, non ho mai visto il mio paese
crollare e non ho mai pianto davanti alla distruzione.
Ma
conosco paure diverse.
Conosco
perfettamente il colore del sangue e se mi concentro ne sento ancora
l'odore.
Conosco
la disperazione negli occhi di chi chiude gli occhi e non sa se
riuscirà a riaprirli e conosco ancora meglio quelli di una moglie o
di un papà.
Conosco
il gusto amaro della disperazione.
So
cosa significa essere condannati e ogni giorno viaggio con il mitra
puntato dietro la schiena.
Siamo
in guerra tutti i giorni.
Salvina
stasera scriveva: “Ma che vita è? A ogni dolore che sembra
diverso... Panico, paura...” e a decine l'abbiamo sorretta e
consolata. Siamo funambole dice Cristina.
Elisa
sta malissimo e soffre, ma ha coronato il suo sogno d'amore.
Katia
e i suoi splendidi occhi blu ci ha fatte stare in pena con la sua
prima chemio, poi è risorta come una fenice.
Manu
è stata operata 6 giorni fa e stringe Matteo con tutto l'amore che
può.
Ross
ha nuove recidive... vaffanculo!
E
poi c'è Nicolò che balla dall'oncologia pediatrica di Padova.
E
la stella di Alessandra che ogni notte brilla alta nel cielo.
Allora che
senso ha lottare, crederci, sperare... se poi i signori della guerra
uccidono i nostri sogni?
IO
credo nella pace perchè ho visto la guerra.
Perchè
vedo la guerra tutti i giorni.
E
non siamo soldati, non siamo combattenti, non sono una guerriera,
sono tutto tranne che un'eroina.
Ho
una paura folle e spesso dico che non fa male anche se fa male.
Vivo
col sorriso e col timore che un asterisco compaia, che il drago si
faccia spazio, che la tac o la risonanza vedano novità.
È
come vivere con l'ansia che una bomba esploda, che un radar ti capti
o che la tua casa venga invasa.
Quindi
sì, CREDO NELLA PACE PERCHE' HO VISTO LA GUERRA.
E
voglio la pace.
E
voglio viaggiare.
E
voglio smettere di avere paura.
E
voglio che Salvina, Cristina, Katia, Elisa, Nicolò, Lorenzo, Luigi,
Erika, Cri, Manu, Rosangela, Nico, Orietta, Milly, Teresa, Lorena,
Marta, Giorgia, Anto, Roberta, Antonella, Patrizia, Valentina, Ross,
Simona, Ele, Sonia, Marilena, Francesca, Lina, Ilaria, Carla, Anna,
Zeudy, Raffaella, Donatella, Flavia, Paola, Pina, Alessia e la mia
mamma stiano bene.
E
voglio che stia bene anche tutto l'esercito che ho dimenticato...
E
voglio la pace.
E voglio smettere di avere paura.
Ciao Claudia, un abbraccio da tutta la Fraternità del Sermig :)
RispondiEliminaVedo solo ora... Onorata della vostra presenza. Vi ricordo con grandissimo affetto!
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